INTRODUZIONE

Che cosa è una moodboard?

Una moodboard è una composizione di immagini, materiali, testi, la cui relazione evoca un dato stile, concetto o idea. È uno strumento usato dai progettisti (fashion designer, grafici, architetti d’interni, stilisti) per comunicare in maniera diretta e immediata attraverso l’uso di immagini. Può essere intesa come un racconto visivo, una collezione di forme e figure, la condivisione di un’atmosfera, una serie di umori (in inglese “mood”), piuttosto che attitudini e sensazioni.

Nella moda, e nei mondi del progetto, la moodboard serve quindi per spiegare e condividere un’idea o un concept. Utilissima per mettere a fuoco l’impostazione sensoriale e stilistica d’insieme, la moodboard è in genere il punto di partenza di qualsiasi agenzia di creativi che vuole comunicare con il proprio cliente.

Moodboard, tradotto in maniera letterale dall’inglese è la “tavola degli umori”. Se si preferisce (un po’ meno letterale ma con un senso forse maggiore): la “tavola dello stile”.

Rispetto al nostro gioco, la moodboard è lo strumento di comunicazione tra i giocatori agenzia e il giocatore cliente.

IL GIOCO

Lo scopo è quello di fare acquisire alla propria agenzia il numero più alto possibile di punti like.

A ogni round uno dei giocatori diventa il cliente che fornisce un brief valido per tutti gli altri giocatori agenzia (d’ora in avanti semplicemente agenzia o agenzie). Stabilito il brief, ognuno di loro dovrà proporre una moodboard creativa ed efficace, in grado di catturare la fascinazione (e dunque i like) del cliente. Una partita dura tanti round quanti sono i giocatori (ogni giocatore impersona il cliente una volta).

Finiti i round, ciascuno somma i like acquisiti e chi ne ha in quantità maggiore vince la partita.

COMPONENTI

300 carte così suddivise:

250 carte visual con immagini stampate sia sul fronte che sul retro, per un totale di 500 immagini

42 carte like, suddivise in 7 gruppi, ciascuno composto da 6 carte con un diverso numero di like: 10, 7, 5, 3, 2, 1

8 carte bianche per personalizzare la vostra copia del gioco

Una clessidra da un minuto

Il regolamento

Prendete le carte like e suddividetele in tanti mazzetti quanti sono i giocatori. In base al numero di giocatori, ogni mazzetto deve essere composto dallo stesso numero di carte secondo questo schema:

Sette giocatori = sei carte di valore 10, 7, 5, 3, 2, 1

Sei giocatori = le cinque carte di valore: 10, 7, 5, 3, 1

Cinque giocatori = le quattro carte di valore: 10, 7, 5, 2

Quattro giocatori = le tre carte di valore: 10, 7, 3

Ora, consegnate un mazzetto ad ogni giocatore, ponete la clessidra a portata di mano e lasciate dentro la confezione tutte le carte visual (prima potete mischiarle se volete). Le carte visual sono stampate su entrambi i lati. La prima persona che andrà a compiere gli anni sarà il primo cliente, mentre gli altri saranno le agenzie. In alternativa a questo metodo, tirate a sorte.

COME SI GIOCA

Una partita a MOODBOARD è suddivisa in round. Ogni round prevede tre fasi, denominate brief, mindstorming e pitch. Al termine di queste fasi il cliente dovrà dare una valutazione segreta alle idee creative delle agenzie.

Brief

Compito del cliente è quello di fornire un brief, ovvero una breve descrizione del progetto per il quale è richiesta, alle agenzie, una proposta creativa accompagnata da una moodboard. In fondo al regolamento è fornito un elenco di possibili brief da usare liberamente nelle vostre prime partite. In seguito, scoprirete che parte del divertimento consiste proprio nel creare brief particolarmente interessanti, stravaganti e bizzarri (ma con senso).

Dopo aver fornito il brief alle agenzie, il cliente prende casualmente un certo numero di carte visual e le dispone sul tavolo in ordine sparso, ma ben separate, senza sovrapposizioni.

Il numero di carte visual da utilizzare dipende dal numero di agenzie in gioco

3 agenzie = 25 carte
4 agenzie = 30 carte
5 agenzie = 35 carte
6 agenzie = 40 carte

Completata questa operazione, il cliente fa partire il tempo per la fase di mindstorming girando la clessidra una prima volta. Successivamente, la girerà altre due volte, per un totale complessivo di tre minuti.

Mindstorming

I giocatori agenzia hanno quindi tre minuti di tempo per immaginare (ciascuno per conto proprio) un’idea creativa, da accompagnare con una moodboard composta da un minimo di quattro e fino a un massimo di otto carte visual.

Ogni giocatore è libero di pescare le carte visual che gli servono, in qualsiasi ordine e in qualsiasi momento. Non ci sono turni da rispettare e tutti possono prendere, dalle carte in tavola, quelle che ritengono utili per creare una moodboard adeguata alla propria idea creativa.

Ogni agenzia è libera di partire da un’idea e cercare le immagini più adatte fra quelle disponibili oppure, al contrario, lasciarsi suggestionare dalle immagini per farsi venire in mente un’idea creativa. L’unica regola da rispettare è la seguente: le carte scelte dovranno essere tutte utilizzate nella fase finale del round di gioco (il pitch).

Poiché le carte sono stampate su entrambi i lati, i giocatori saranno liberi di utilizzare per la propria moodboard una delle due immagini. Non possono, però, guardare quale sia l’immagine che si cela dietro ogni carta visual in tavola prima di decidere se appropriarsene o meno.

Toccare una carta significa quindi prenderla e poi usarla, da un lato o dall’altro, nella fase finale del round di gioco: il pitch. Chi tocca per primo una carta se l’aggiudica.

Pitch

Finiti i tre minuti di tempo per il mindstorming, ogni agenzia (partendo da chi è seduto a sinistra del cliente e proseguendo in senso orario), avrà un minuto di tempo (scandito sempre dalla clessidra e controllato dal cliente), per esporre la propria idea (pitch nel gergo dei creativi).

Il pitch commenta la moodboard, ovvero la composizione di immagini stampate sulle carte visual scelte nel corso della fase di mindstorming. Non ci sono limiti a quello che l’agenzia può dire o fare in questo minuto di tempo per dimostrare di aver avuto l’idea più creativa, tranne il fatto che nel suo raccontare dovrà obbligatoriamente fare riferimento a tutte le carte pescate dal tavolo nella fase di mindstorming, utilizzate da un lato o dall’altro: ogni carta una sola immagine.

Valutazione finale

Ascoltati i pitch di tutte le agenzie, il cliente darà la propria valutazione finale scegliendo la carta like più appropriata (maggiore il gradimento, maggiore il numero di cuori) per ciascuna agenzia. Le carte like vanno collocate coperte davanti ad ogni giocatore o giocatrice. Queste carte devono restare segrete, ovvero con il valore rivolto verso il basso, fino al termine della partita, senza che nessuno le possa guardare, neppure chi le ha ricevute.

Nuovo round

Terminato un round di gioco se ne inizia un altro. Chi è seduto alla sinistra del cliente diventa il nuovo cliente, mentre chi ha appena svolto questo compito diventa ora agenzia. Le carte utilizzate e quelle ancora in tavola vengono riposte nella scatola e sostituite con altre scelte a caso dal cliente di turno.

Fine del gioco

Quando tutti hanno impersonato una volta il ruolo del cliente, arriva il momento di stabilire chi sia il vincitore della partita. Tutti mischiano le proprie carte like ricevute nel corso del gioco (è importante farlo per non sapere da chi provengano), quindi le girano rivelandone il valore. Chi ha ottenuto il maggior numero di like, si aggiudica la partita (il gioco prevede la possibilità che vi sia un pari merito).

Partita estesa

Nulla vieta, accordandosi in tal senso prima dell’inizio, di giocare una partita estesa. In questo caso, al termine della prima partita, potete segnare il punteggio finale di ogni partecipante e giocarne un’altra, ridistribuendo le carte like e mischiando accuratamente le carte visual. Se giocate una partita estesa, dovrete ovviamente sommare i punteggi ottenuti al termine di ogni partita per conoscere il vincitore finale. La partita estesa è consigliabile se siete in pochi, perché riduce le possibilità di pari merito.

Stefano Mirti racconta... Moodboard

NOTE AGGIUNTIVE

Questo regolamento presenta poche indicazioni rispetto a quello che si può o non si può fare. È una scelta di design. Sta a voi sviluppare varianti, nuove regole e nuovi modi di giocare. Per esempio, nella fase del pitch, nulla vi vieta di criticare le idee dei vostri avversari, se la cosa vi diverte. Se avete dubbi sull’interpretazione di una regola, usate la soluzione proposta dal Grande Maestro Alex Randolph: quella giusta è sempre la più divertente. Ne consegue che siete liberi di inventarvi tutte le house rule che volete, purché siano concordate prima di iniziare a giocare.

A questo scopo, trovate anche otto carte bianche, che siete liberi di utilizzare dando sfogo alla vostra creatività, con immagini, disegni o variazioni alle regole. Inoltre, MOODBOARD è stato progettato per essere non solo un gioco divertente, ma anche uno strumento creativo. Usate le carte visual per stimolare la vostra immaginazione e dare sfogo al creativo che si nasconde dentro ciascuno di voi.

Usatele per giocare, per sviluppare i vostri talenti creativi, per scopi divinatori (se la cosa vi diverte), e per mille altri utilizzi che scoprirete da soli.

Infine, una nota sul termine mindstorming. Nel mondo dei creativi, di solito, si usa la parola brainstorming per indicare un lavoro di gruppo che abbia come scopo quello di far emergere una serie di idee da cui tirare fuori quella definitiva. Nel nostro caso però si gioca individualmente e dunque la parola brainstorming è stata sostituita da mindstorming, che è in effetti un neologismo. Se anche voi ne inventerete di nuovi, condivideteli con noi e con tutti.

99 BRIEF PER INIZIARE

Ecco una prima lista con novantanove temi di progetto, quelli che nel gioco chiamiamo brief. Servono come spunto per prendere la mano e imparare a giocare. Usateli quando è il vostro turno nel ruolo di cliente, ma sentitevi liberi di interpretarli e modificarli a piacere.

Attenzione: in molti brief abbiamo volutamente utilizzato termini, quasi sempre inglesi, tipici del mondo del marketing e della creatività. Servono ad entrare nella parte… In fondo all’elenco, un glossario vi aiuterà a comprenderli meglio.

 

Nuova linea per la metropolitana di New York. Quali livree per le carrozze?

Federazione internazionale dei giocatori di bocce, boccini e boccette. Immaginare visual corporate identity.

Interfacce digitali della nuova banca panamense Bitcoins ‘r Us. Quale chiave grafica?

Il grande brand della moda internazionale lancia una collezione di mantelline per cani. Idee?

Scenografia per una nuova produzione off di “Romeo e Giulietta” al festival di Woodsbury. In che direzione andare?

Nuovo sito web per la grande casa automobilistica messicana. Concept e visual.

Grande Torneo di Sumo di Osaka. Linguaggio visivo per gli inviti cartacei e digitali.

Un nuovo canale di notizie 24 h su 24 sui social più diffusi. Quale visual identity?

Bisogna pensare a una nuova divisa per le Guardie della Regina a Buckingham Palace. Da dove partire?

Nuova collezione di arredi da giardino per la prossima design week milanese. La cuccia di tendenza. Quali i punti fermi?

New York, Grand Central Terminal. Si apre un nuovo ristorante di cucina mongola in grande tenda (aka: yurta). In che chiave arredare gli enormi spazi della tenda?

Pranzo di Natale all’Ambasciata francese di Tripoli. Come organizzare gli arredi e la mise en place?

Hong Kong. Nuova microcar a pedali per il traffico della grande megalopoli asiatica. Come declinare l’immagine coordinata?

Completo per cerimonie per l’Imperatore del Giappone e signora. Che non sia tradizionale, che non sia un dejà-vu. Osare ma con rispetto.

La nuova divisa sociale per la terza maglia della grande squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato di Serie A. Idee?

Nuova collezione transgender (autunno inverno dell’anno prossimo) per la fashion week di Anversa. Coordinate generali?

Spot pubblicitario per la grande ONG internazionale: campagna per una moda sostenibile che rispetti i diritti dei lavoratori. Quale mood per le immagini delle campagne di advertising?

Logo e immagine coordinata per il prossimo Gay Pride a Bangkok.

Berlino, la Cancelleria chiede l’apertura di un canale Social, che strizzi l’occhio ai più anziani. Che fare?

Campagna di sensibilizzazione per la comunità degli agricoltori urbani con orti sui tetti. Linguaggio visivo per il digitale e anche per il cartaceo.

Resort a sette stelle ad Alberobello. Come organizzare lo spazio comune tra i trulli e il look and feel della comunicazione digitale?

Il governo svizzero chiede un nuovo passaporto federale. Da dove partire?

La grande mecenate dell’arte organizza una festa a tema per celebrare l’apertura della Biennale di Venezia. Quali regole di stile per tutti gli invitati?

La celebre maison lancia un nuovo brand di nicchia sulla moda sostenibile. Quali i riferimenti per la corporate identity?

Concept per le capsule collection della celebre pop star per il grande brand della moda. Da vedere e acquistare solo su Instagram. Da dove partire?

Grande murale per i diritti degli anziani LGBTQ+. Quale potrebbe essere il tema visivo d’insieme?

Il look and feel per una nuova rivista digitale dedicata al benessere e al lifestyle. Uscirà nei paesi del Golfo. Che tipo di sensibilità?

Lancio di un nuovo champagne analcolico per il Gran Prix di Formula 1 a Montecarlo: quale packaging, come declinare l’etichetta?

Nuovo aspirapolvere a ricarica manuale Gnomo. Visual

Nuove patatine dal gusto tropicale. Visual identity e packaging.

Arredamento d’interni per la casa al mare dei vostri suoceri. Quale mood?

Scenografia per la prossima “Aida” all’Arena di Verona. Il regista vuole una proposta eversiva e dirompente. Che fare?

Grande parco di divertimenti a Valparaiso. Concept e visual.

Il Governo Coreano vuole lanciare un’agenzia di viaggi per scoprire gli angoli più nascosti della Corea del Nord. Qualche idee sul linguaggio visivo?

Il restyling del sito web del grande quotidiano nazionale. Solo immagini e didascalie. Come fare?

Nuovo fornitore di energia pulita: logo e immagine coordinata.

La visual identity di una nuova piattaforma televisiva on-demand dedicata ai bambini in età prescolare.

New York Police Department: una nuova declinazione delle divise dei poliziotti della Grande Mela.

Copertina del prossimo disco della vecchia signora della musica italiana. LP (doppio), cd, sito web.

Cooperativa Tassisti Kingston (Giamaica). Quale linguaggio visivo per gli interni delle autovetture?

Arredamento d’interni del nuovo sushi bar nel corso principale della città.

Casa tua sarà l’ufficio del futuro: concept e possibili scenari.

Lagos Airlines. Una nuova linea aerea nigeriana: linguaggio visivo, annessi e connessi

Nuova bandiera delle Nazioni Unite. Concept e declinazioni varie.

Immagine coordinata di una nuova discoteca galleggiante a Mykonos.

Concept per le scenografie del tour europeo della grande boy-band coreana.

Londra, apertura del grande flagship store della multinazionale dell’elettronica di consumo. Concept e visual identity.

La figlia di immigrati illegali di Haiti è riuscita a diventare presidentessa degli Stati Uniti. Idee per i nuovi arredi della Casa Bianca?

Visual identity per tre pop-up store a Berlino: si lancia una nuova catena di pet-food. Bau bau!

Grande manifestazione dedicata al cibo di strada. La prima edizione si terrà alla Gare du Nord. Idee per gli allestimenti?

Allestimento della grande mostra sul re del glam rock anni ‘70 ad Art Basel a Miami. Quale visual?

Chioschetti per la vendita del nuovo arancino vegano. Idee per l’immagine coordinata?

Il governo americano vuole ripensare ai dollari e all’iconico colore verde. Da dove ripartire?

La borraccia in alluminio biodegradabile che salverà il mondo. Lancio del nuovo prodotto con trasmissione serale su televisione generalista.

Cerimonia di apertura per i Giochi Olimpici Invernali: Maracaibo 2034. Concept d’insieme?

New York, è arrivato il Gran Galà del Met, la serata più importante dell’anno. Che tema per il vestito della celebrity di cui curiamo l’immagine pubblica?

Festa di compleanno a Marrakesh dell’influente direttore creativo della grande maison di moda parigina. Tema d’insieme e declinazioni visual

La vostra squadra del cuore è arrivata a giocarsi lo scudetto nell’ultima partita che è un derby. Siete incaricati della grande coreografia della curva ultrà. Da dove iniziare?

Il Presidente russo si è comprato una villa a Maui (Isole Hawaii) per gli anni della pensione. Concept e visual per l’architettura degli interni.

Il grande albergo a Macao deve farsi nuovo. Restyling d’insieme. Quale tema? Quali i possibili riferimenti?

Grande concorso del Vaticano per una nuova linea di paramenti religiosi per celebrazioni eucaristiche nei paesi tropicali.

App per la meditazione trascendentale personale. Dedicata ai gatti. Quali declinazioni?

Festival del Cosplay di Ibiza. Linguaggio per la comunicazione digitale.

Immagine coordinata di un nuovo birrificio artigianale di San Pietroburgo.

Torneo internazionale di vecchie glorie del tennis: Champions of Champions. Merchandising e comunicazione digitale.

Grande corrida senza tori di Terragona. Concept e visual.

Dressing code per il nuovo leader nazional-populista. Che chiave utilizzare per vincere le elezioni?

Nuove divise per le Guardie Svizzere.

Dopo la Brexit, restyling completo delle monete del Regno Materiali, forme, iconografie. Idee?

Grande campagna di crowdfunding per la lotteria per il primo viaggio nello spazio.

Nuovo profumo dal provocatorio nome “Eau de Mer(de) Cannes”. Packaging e immagine coordinata.

Robot antropomorfo per la pulizia della casa. Quale linguaggio visivo?

Chiringuito bar sulla spiaggia a Goa. Come declinare la comunicazione visiva?

Nuovo partito politico transnazionale per i diritti delle piante e dei minerali. Visual identity.

Nuovo logo per l’importante brand del tabacco che si reinventa come produttore di cibi biologici.

Visual identity per la candidatura dell’Isola di Pasqua per la prossima Expo universale.

Performance della grande artista concettuale, in auto sulle freeway di Los Angeles. Linguaggio visivo dei materiali digitali e degli inviti.

Agenzia di viaggio Laika per esplorazioni spaziali. Quale immagine coordinata?

Nuova catena di fastfood da Mumbai. Nome, e linguaggio visivo.

Bevanda energetica “Booumm Booumm”. Logo e visual.

Come convincere gli ultimi irriducibili a vaccinarsi contro un virus finora sconosciuto. Campagna social promossa dal Ministero della Salute.

Showroom del nuovo marchio emergente di afro-fashion. Declinazioni visual.

Grande carro a tema al carnevale di Rio. Quale declinazione? Come immaginare il linguaggio visivo?

Una nuova app per ”conoscere” persone. Campagna affissioni per tutte le città europee: quale linguaggio, quali declinazioni?

Transilvania, nuovo parco a tema su Dracula. Visual per il sito web e per i social media.

Casa del weekend della celeberrima attrice di tendenza con giovanissimo fidanzato. Siamo ad Antibes: come declinare l’architettura degli interni?

Spot pubblicitario televisivo per grande marchio del junk food a cui tutti siamo affezionati. Verso quale direzione andare?

Showroom del piccolo marchio di culto inventato dalla celebre attrice americana famosa in tutto il mondo. Che chiave visiva dare?

Agenzia per viaggi virtuali. Che visual? Che declinazioni?

Un parco a tema sulla Divina Commedia, sull’A1, a Roncobilaccio. In termini visivi, che cosa si vede dall’autostrada?

Mosca, apre il ristorante Dragone Cinese. Sarà il più importante di tutta la città: immagine coordinata.

Riparte l’Orient Express, da Londra a Istanbul. Come immaginare la comunicazione digitale e social?

Nuova edizione del “Don Chisciotte”. Idee per la copertina?

Lancio di una nuova collezione di scarpe futuribili, in cartone riciclato, non impermeabile. Come comunicare?

Il capo del partito dei ciclisti islandesi chiede una nuova immagine per le prossime elezioni. Si partirà con il grande festival autunnale dei geyser bollenti. Come immaginarsi il tutto?

Televisione, il grande canale commerciale chiede un’idea per annunciare le breaking news. Come fare?

Nuova linea di cibo per rettili domestici. Come immaginare la campagna di comunicazione?

Lancio della nuova compagnia di bandiera, che deve sostituire quella precedentemente fallita, senza però essere percepita come “compagnia di bandiera”. Come convincere (visivamente) i viaggiatori che questa è la volta buona?

Idee creative per rilanciare l’uso degli stuzzicadenti tra le generazioni più giovani. Campagna social promossa dal Ministero delle Foreste.

GLOSSARIO

  • Agenzia: nel nostro gioco, ogni giocatore rappresenta un’agenzia creativa. Lo scopo del gioco è quello di fare acquisire alla propria agenzia il maggior numero possibile di carte like.
  • Brief: in ogni turno il cliente darà agli altri giocatori / agenzie un brief (un compito) su cui lavorare. Viene fornita una prima lista di 99 brief, ma i giocatori sono invitati a inventarne di nuovi (o a modificare quelli esistenti).
  • Capsule Collection: una collezione in edizione limitata disponibile solo per un breve periodo di tempo o fino ad esaurimento scorte, molto spesso frutto di una collaborazione fra due brand o tra un brand e un personaggio famoso.
  • Cliente: in ogni turno uno dei giocatori diventa cliente, decide un brief da dare a tutti gli altri e poi, ascoltati i pitch, dà la valutazione espressa in carte like.
  • Concept: l’idea di progetto, il concetto da cui si parte per un nuovo lavoro. Nei brief viene spesso menzionato come richiesta per le agenzie.
  • Corporate Identity: identità aziendale. Quel set di valori che definisce l’identità di una data azienda e/o istituzione.
  • Design week: settimana del design. C’è quella celebre di Milano, e poi ci sono le altre settimane di Londra, e di molte altre città del mondo.
  • Dress code: linguaggio riferito all’abbigliamento, codice visivo e regole applicate ai vestiti.
  • Flagship Store: negozio dalle caratteristiche innovative al quale è affidato il compito di rappresentare il brand a cui fa riferimento.
  • Like (carte): sono le carte con cui il cliente valuta il lavoro delle diverse agenzie. A fine partita ogni giocatore somma i punti delle carte like ricevute.
  • Logo: abbreviazione di logotipo, è la figura, che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un’azienda, ecc. Tipicamente è costituito da un simbolo e da un testo o acronimo che utilizza un lettering ben preciso.
  • Look and feel: letteralmente, l’apparenza e la sensorialità. Ovvero, le qualità percettive di una data cosa che di volta in volta può essere un sito web, una rivista, un prodotto, un ambiente.
  • Mindstorming: mettersi a pensare con grande intensità facendosi venire in mente delle idee ingegnose e inaspettate. Se il brainstorming è figlio di un’azione collettiva (tante persone che collaborano a trovare nuove idee), nel nostro gioco il mindstorming è figlio di un’azione individuale.
  • Pitch: esposizione dell’idea. Dopo la fase di mindstorming, ogni agenzia ha un minuto di tempo per fare il proprio pitch e convincere il cliente della bontà del proprio lavoro.
  • Pop up store: negozio temporaneo che può esistere per qualche giorno o qualche settimana. Di solito lo troviamo in zone di grande passaggio nei centri cittadini.
  • Restyling: Rivisitazione estetica di un oggetto esistente (prodotto, sito web, logo) senza che questo venga completamente stravolto.
  • Round: i turni di gioco. In una partita ci sono tanti round quanti sono i giocatori. In ogni round uno dei giocatori fa il cliente e gli altri sono le agenzie. Alla fine della partita ogni giocatore ha fatto da cliente per una volta.
  • Showroom: spazio usato da un’azienda per mostrare i propri prodotti ai compratori, agenti, grossisti e negozianti.
  • Touch and feel: se “look and feel” vuol dire “apparenza e sentire”, “touch and feel” sta per “senso del tatto e sentire”. Nel caso del look si ha a che fare con la vista, il touch implica il senso del tatto.
  • Visual (carte): 250 carte stampate fronte e retro con tutte le immagini che servono alle agenzie per sviluppare le proprie moodboard. A queste 500 immagini (250 carte stampate sui due lati) vanno aggiunte 8 carte bianche a disposizione dei giocatori.
  • Visual design: progettazione di elaborati grafici e multimediali. Scopo del visual design è la comunicazione attraverso l’immagine, funzionale alla divulgazione di un messaggio o di un’informazione.
  • Visual identity: identità visiva. Quel set di valori che definiscono l’identità di una data azienda e/o istituzione.

La community e l’on-line

MOODBOARD è un gioco ma è anche (se non soprattutto), una community di giocatori che interagisce in maniera tradizionale piuttosto che digitale. Scambi di nuove immagini, brief, versioni e invenzioni, estensioni, ibridazioni e quant’altro. MOODBOARD vive di un semplice motto:

“The community is the message”.

La comunità siamo noi.

Una serie di incontri durante l’anno, presenza ai festival principali, tornei: vi aspettiamo!

Ci trovate sui social più popolari e sul sito www.Kaleidosgames.com

UN GIOCO “APERTO”

MOODBOARD è pensato per essere un gioco “aperto”. Aperto perché avete 8 carte da personalizzare a seconda dei vostri interessi, gusti, inclinazioni. Aperto perché stiamo già lavorando ai prossimi mazzi di espansione. Aperto grazie ai contributi della community. Aperto perché siete voi a decidere come interpretarlo.

CREDITI

MOODBOARD è nato da un’idea di Stefano Mirti sviluppata da Spartaco Albertarelli. Silvia Piombo è la responsabile delle iconografie, Claudia Neri ed Elisa Stagnoli (Tekna Design) hanno curato la grafica e l’immagine coordinata. Fosca Salvi (Super, Scuola Superiore d’Arte Applicata di Milano) è la responsabile della comunicazione digitale e social.

Questa prima versione di MOODBOARD è stata resa possibile grazie al contributo di una community di creativi internazionale. Una cinquantina di progettisti, fotografi, artisti, architetti e illustratori hanno condiviso il proprio lavoro per permetterci di giocare.

Le 500 immagini di questa edizione del gioco arrivano da:

Archivio storico della Scuola Superiore d’Arte Applicata
Cleveland Museum of Art, Cleveland, Ohio Dreamtimes.com
Lenbachhaus, Munich
MIA Minneapolis Institute of Art, Minneapolis
New York Public Library, New York
Pexels.com
Smithsonian, Washington, D.C.
The Art Institute of Chicago, Chicago
The Metropolitan Museum of Art, New York The Yale University Art Gallery, New Haven CT Unsplash.com

E dalla community di contributors che ringraziamo:

Giulia Aloisio
Pierluigi Anselmi, Propp
Michele Aquila
Nuphap Aunyanuphap
Giordana Bonanno, studentessa di Ko Sliggers presso Abadir
Denise Bonapace
Antonino Cardillo
Rachaporn Choochuey
Ailadi Cortelletti
Rosario Cosentino, studente di Francesco Librizzi presso Abadir
Mariano Dallago
Dotdotdot
Alessandra Esposito
Paolo Ferraguti
Karin Fink
Giuseppe Franceschino, studente di Andrea Anastasio presso Abadir
Giorgia Gangemi, studentessa di Mauro Bubbico presso Abadir
Anne-Sophie Gauvin
Alessandro Guerriero
Placido Guglielmo, studente di Francesco Librizzi presso Abadir
Alberto Iacovoni
IdLab

Monica Licciardello, studentessa di Aldo Presta presso Abadir
Crispin Jones
Daniele Mancini
Claude Marzotto
Alessandro Mininno
Kristina Neral
Rachel Oshino
Claudia Pasolini, studentessa di Silvio Boselli presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata
Davide Pizzigoni
Flavia Sakai
Francesco Duilio Scivoli, studente di Francesco Librizzi presso Abadir
Alessandra Saporita, studentessa di Ko Sliggers presso Abadir
Cristina Senatore
Teikna Design
Clelia Valentino